I segni del Mediterraneo sono “scritti sulla pietra” partendo dalla lettura del tessile, lambendo le sculture barocche e giungendo ai segni dell’architettura.
Il nome del progetto descrive la sua fonte di ispirazione: il filet è un tipo di merletto o pizzo dalla caratteristica quadrettatura, che si presenta come una rete sulla quale risaltano motivi geometrici ricamati a punto rammendo o punto tela.
Il pannello murario tridimensionale, disegnato da Marella Ferrera e impresso come da fossili di geometrie disegnate dalla natura, è rappresentativo di un presente contaminato di passato, volto al futuro.
Una Sicilia declinata nella palette delle sue pietre più importanti: dalla pietra lavica alla pietra di Comiso, dalla pietra pece a quella di Ragusa, da quella di Palermo a quella di Trapani.
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