Così sono chiamate nella pianura del Campidàno, in Sardegna, le ceste circolari, perlopiù basse e larghe, usate solitamente per contenere e misurare farina o altre derrate e che le donne usavano trasportare tenendole in equilibrio sul capo. Nascono dall’intreccio di gambi di fieno e fibre di giunco e sono arricchite da inserti in broccato ed in panno di lana di colori sgargianti che formano decorazioni dalle semplici geometrie o ispirate alla flora ed alla fauna locali.
Spesso, nelle abitazioni dei contadini, venivano appese alle pareti accostandole a gruppi, per adornare la casa. Questa funzione secondaria è stata ripresa nel progetto che riproduce la parte più ricca delle ceste (il fondo) e aggiungendo una suggestiva aureola di luce.
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