Tavolini di pietra in diverse dimensioni e forme organiche, contraddistinti da linee sinuose che ricordano i ciottoli levigati dal mare con parti scolpite come la selce, composti in un equilibrio apparentemente precario come i giochi/costruzioni che si fanno in riva al mare. Il nome si rifà alle enigmatiche strutture commemorative a forma di tronco di cono, i sesi appunto, che si ritrovano sull’isola.
Dal punto di vista formale rappresentano una sfida tecnica scolpendo il materiale per nascondere le parti più spesse in cui gli elementi si giuntano e alleggerire percettivamente le estremità.
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